venerdì 28 giugno 2013

Crema di tapioca e fragole

Giugno è un mese adolescente.

Ha messo via l'arcobaleno dei coriandoli sui carri di Carnevale, ma non ha fatto in tempo a smaltire gli zuccheri delle sfince, per San Giuseppe.

Ha spostato avanti le lancette dell'orologio, ché ne vale la pena godersi questo bel sole, ma quell'ora di sonno persa ancora non è riuscito a mandarla giù.
Ha festeggiato la liberazione dalle miserie della storia, inneggiato all'importanza della dignità del lavoro e si raccoglie in riflessione, per capire quale sia il senso di uno stato che arranca nell'onorare la prima e nel santificare il secondo.

Giugno è troppo avanti con la primavera.

Ha archiviato l'irruente poesia del glicine, con la sua esplosione di vita che sembrava smarrita e si è abituato agli occhi che bruciano, sempre rossi, e al naso chiuso, che questa parietaria chissà chi l'ha inventata e soprattutto perché.


Eppure non è ancora estate.

Non è capelli umidi sulla nuca che si asciugheranno da soli.
Non è una t-shirt per dormire, e nulla più. 
Non è mare dal terrazzo, la sera prima di andare a dormire, a piedi scalzi, con un libro tra i pensieri e un sogno tra le mani. 

È il mese dell'epoché, delle sospensioni.

È uno sguardo che non è ancora bacio. 

È un bacio che non è ancora sesso. 
È un sesso che non è ancora amore.



                                     


Per la crema di tapioca:
5 dl latte
90 g perle di tapioca
30 g zucchero
1 baccello di vaniglia

Per la bavarese:
90 g latte
30 g tuorli
40 g zucchero
3 g gelatina 
75 g panna



Per le fragole:
200 g fragole
10 g succo di limone
25 g zucchero
1/2 cucchiaio di aceto balsamico

Per la cream di tapioca. Lavare le perle di tapioca, sgocciolarle e versarle in un pentolino con il latte e il baccello di vaniglia per venti minuti circa. Aggiungere lo zucchero e cuocere a fuoco lento per 40 minuti, mescolando spesso. Fare freddare in frigorifero.


Per la bavarese. Versare in un pentolino il latte, i tuorli e lo zucchero e portare sul fuoco a 82°C. Fare scendere la temperatura a 45°C e aggiungere la gelatina idratata in acqua fredda. Fare freddare il composto, poi unire la panna semimontata e incorporare delicatamente alla crema di tapioca fredda.

Distribuire nei bicchieri la crema di tapioca alla vaniglia e fare freddare in frigo.

Per le fragole. Lavare le fragole, asciugarle, tagliarle a cubetti regolari e farle marinare con lo zucchero, il limone e l'aceto balsamico.  


Trascorsa mezz'ora, aggiungere ai bicchieri le fragole e decorare a piacere con un biscotto o un ciuffetto di menta. 

venerdì 7 giugno 2013

Biscotti di riso

Ho voglia di qualcosa di buono stasera.
Mi perdonerà la buon'anima di Ambrogio se per oggi snobberò le sue pudiche profferte culinarie. 
Ma il mio appetito necessita di qualcosa di più sano di un goloso cioccolatino d'annata.

Ho bisogno di un cuore gentile che dia riposo al mio.
Di ragionamenti sopraffini che mi facciano sentire stupida, e incredibilmente felice.
Di imparare parole che non conosco, che fanno bene alla pelle e anche alle vene, ne sono sicura, e poi di inventarne di nuove, senza matrice.
Voglio rime baciate e prose farraginose.
Peani d'amore e distici di guerra.

Voglio guardare gli occhi che amo, così scuri e chiari insieme, e non riuscire a trovarne di uguali da nessun'altra parte.
Contarle tutti ricci, e addormentarmici dentro, beata.
Voglio lei, ed è qui con me.
Non ho bisogno di nient'altro stasera.


Da una ricetta di Luca Montersino:
300 g farina di riso
200 g farina
200 g burro
175 g zucchero
65 g tuorli
1 baccello di vaniglia


Impastare tutti gli ingredienti a mano o in planetaria e fare riposare la frolla di riso in frigorifero per un paio d'ore. Stendere con il matterello e tagliare con il coppapasta della dimensione desiderata. Fare freddare nuovamente in frigo per mezz'ora almeno, poi infornare a 180° per dodici minuti circa. 
Conservare in scatole di latta.

Mangiare con le dita perse tra i ricci.
I suoi.