mercoledì 22 aprile 2015

Babà al metro

Partire è un po' come morire, scriveva Edmond Haraucourt.
Che di cose giuste e belle ne ha anche scritte.
Ma poi, guarda la vita, è diventato famoso per quella più infelice di tutte.
Perché questa storia di partire e morire non è mica vera.
Neanche un po'.

Partire non è come morire.
È come rinascere, piuttosto.
Anche quando torni e sei esattamente nello stesso posto in cui eri dieci giorni prima.

Casa è dove sono le persone che ami, ovunque esse siano.
Dove c'è una coda che ti aspetta stanca.
E piccole mani da accompagnare.

Sono occhi negli occhi, 
Cuore nel cuore.
E insieme nonostante tutto.

Hai solo dieci giorni in più.
Eppure sono cambiati gli occhi.
È cambiata la vita in mezzo. 
È cambiato tutto.
E non sei morto per niente.

Piuttosto, sei proprio rinato.


Da una ricetta di Christophe Michalak.

Per la ganache montata al mascarpone:
2 gambi di lemongrass
400 g panna liquida
40 g zucchero semolato
la scorza di un lime
100 g mascarpone

Per il babà:
300 g farina 
45 g latte intero
7 g lievito di birra disidratato
115 g uova
5 g sale
25 g zucchero semolato
115 g burro morbido

Per la bagna al rum:
750 g acqua
300 g zucchero semolato
75 g rum chiaro
2 baccelli di vaniglia

Per finire:
confettura di limone
la scorza di un lime

Per la ganache. La sera prima, lavare i gambi di lemongrass, spezzarli, metterli in infusione nella panna e portarli a bollore insieme allo zucchero e la scorza del lime. Fare freddare e conservare in frigorifero per dodici ore.

Per il babà. Nella planetaria col gancio impastatore versare la farina con il lievito sciolto nel latte, aggiungere le uova, il sale e lo zucchero e lavorare l'impasto a media velocità. Quindi aggiungere il burro morbido e lavorare ancora fino a quando l'impasto soffice e omogeneo non si stacchi agilmente dalle pareti della ciotola. Fare lievitare a temperatura ambiente per un'ora circa. Sbattere l'impasto per eliminare le bolle d'aria, poi fare riposare 30 minuti in frigorifero con pellicola alimentare a contatto.
Imburrare tre stampi da pane di 4,5 cm di diametro e 30 cm di lunghezza e coprire ciascuna metà dello stampo con un rettangolo di carta forno tagliata ad hoc. Posizionare in ogni stampo 200 gr di impasto e fare lievitare un'ora circa vicino ad una fonte di calore. Chiudere lo stampo e infornare a 160° C per 20 minuti circa, poi aprirlo e continuare la cottura per altri 20 minuti circa, sempre a 160°.  

Per la bagna. Aprire a metà i baccelli di vaniglia e raccoglierne i semi. Portare a bollore l'acqua con lo zucchero, quindi allontanare dal fuoco, aggiungere il rum, i semi e i baccelli di vaniglia. Fare freddare fino a 60° C.

Per finire. Mettere il babà caldo in una teglia che lo contenga, coprirlo con la bagna a 60° e lasciare che la assorba bene. Riscaldare la confettura di limone, quindi spennellarla sul babà con un pennello. Filtrare la ganache con un colino, aggiungere il mascarpone e montare con una frusta. Trasferire la ganache spumosa in una sac à poche con beccuccio da Saint- Honorè e dressare sul babà. Terminare con scorza grattugiata di lemongrass.

Mangiare occhi negli occhi, e cuore nel cuore.

venerdì 10 aprile 2015

Tarte au café

Brusio.
Un indistinto accavallarsi di ombre e rumori, in sottofondo.
Il sentore che qualcosa non vada per come dovrebbe, da qualche parte, lontano da qui.

Immagini liquide.
Suoni che si scontornano.
Linee che rimbombano, frazionate, in una sequenza imperfetta. 

Va tutto bene.
Ci sono parole abbraccianti e mani gentili.
Occhiali sul naso e sguardi all'insù.
Un tempo che non esiste ancora, eppure è tutto il tempo.

Va tutto bene.
Bisogna tenere botta.
Basta non uscire da qui.



Per la pâte sucrée:
100 g burro
87 g zucchero a velo
30 g farina di mandorle
2,5 g sale
50 g uova
60 g farina 00
170 g farina 00

Per la pâte à biscuits: 
80 g farina debole
4 uova
4 tuorli
110 g zucchero semolato

Per la crème Chantilly:
500 g panna fresca 
35 g caffè macinato
20 g zucchero a velo
5 g gelatina in polvere

Per la ganache au café:
220 g panna fresca
300 g cioccolato bianco
20 g caffè macinato

Per bagnare il biscotto:
30 g caffè espresso ristretto

Per finire:
grani di caffè al cioccolato

Per la crema Chantilly (da una ricetta di Pierre Hermé). Il giorno prima fare reidratare la gelatina in 25 gr di acqua fredda, quindi mescolare. Portare la panna a bollore, allontanare dal fuoco e aggiungere il caffè macinato. Lasciare in infusione per due minuti, quindi filtrare con un colino a maglie strette. Aggiungere la gelatina, lo zucchero a velo e miscelare bene. Fare riposare in frigorifero per un giorno.

Per la pâte sucrée (da una ricetta di Gianluca Fusto). Unire nella planetaria con la foglia il burro a 22-25° C con lo zucchero a velo e le uova con il sale, poi aggiungere la farina di mandorle e la prima quantità di farina. Amalgamare bene, quindi finire unendo velocemente la seconda quantità di farina. Fare freddare in frigo per almeno un giorno, poi stendere ad un'altezza di 2,5 mm. Imburrare un cerchio da pasticceria diametro 22 con burro pomata, quindi tagliare la banda laterale, poi il fondo, montare nel cerchio, bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e infornare a 160° fino a colorazione. 

Per la pâte à biscuits (da una ricetta di Pierre Hermé). Setacciare la farina. Montare i bianchi incorporando lentamente 50 gr di zucchero. In un'altra boule, sbattere i tuorli con lo zucchero restante, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire delicatamente gli albumi ai tuorli, senza smontare il composto, e infine la farina setacciata. Trasferire il composto in un sac à poche con bocchetta 7 e dressare in 4 dischi (poi ne servirà solo uno) da 20 cm su teglie coperte con carta da forno, formando una spirale partendo dal centro. Spolverare con zucchero a velo, attendere 5 minuti e ripetere l'operazione. Cuocere a 220° per 8/10 min circa. Fare freddare.

Per la ganache au café. Fare fondere il cioccolato nel forno a microonde. Portare la panna a bollore, toglierla dal fuoco e aggiungervi il caffè macinato. Lasciare in infusione due minuti, quindi filtrare con un colino. Versare la panna sul cioccolato fuso e fare un'emulsione.

Per il montaggio. Velare il guscio di frolla con un po' di ganache al caffè, sovrapporre il biscotto e, con l'aiuto di un pennello, inzuppare bene di caffè. Terminare con la ganache al caffè restante, lisciare con una spatola e fare freddare in frigorifero per un'ora almeno.

Montare la panna al caffè in crema Chantilly. Trasferire in una sac à poche con beccuccio da Saint Honorè e dressare sulla tarte. Terminare con i chicchi di caffè al cioccolato. Fare freddare in frigorifero.

Mangiare lontano da ogni brusio.