domenica 24 aprile 2011

Occhi di bue integrali

Va bene. 
Giuro che questa è l'ultima volta. 
Beh... magari non proprio l'ultima. 
Ma una delle ultime sì. 
Questo posso prometterlo.
Qualche altra frolla.
Ancora qualche biscotto.
Gli ultimi giri con queste meravigliose farine integrali.

Poi tornerò a fare elegantissimi dolci al cucchiaio.
Splendide creazioni al bicchiere.
Bellissimi dessert da fine pasto.

Dopo però.
Non adesso.
Ancora un giro.
Poi smetto.


Per la frolla: 
200 g farina integrale
200 g farina 00
200 g burro
200 g zucchero
2 uova 
la scorza grattugiata di due arance

Per il ripieno:
confettura a piacere (io ho usato mele cotogne e mirtilli)

Preparare la frolla, a mano o con la planetaria. Farla riposare in frigo per un paio d'ore, o in freezer per mezz'oretta. Stenderla piuttosto alta (quattro mm possono bastare) e tagliare i biscotti con un coppapasta circolare. Su metà dei biscotti fare un buco al centro con un coppapasta più piccolino. Fare riposare in frigo per mezz'ora, poi infornare a    170° per una decina di minuti o fino a colorazione. Fare raffreddare i biscotti su una griglia per qualche minuto, poi, ancora tiepidi, farcirli con la confettura e sovrapporre quelli col buco a quelli interi.

venerdì 22 aprile 2011

Pecorella di pasta di mandorle



Questa meraviglia per gli occhi e per il palato non è opera mia.
Questo capolavoro di pasta di mandorle, con una sorpresa di pasta di pistacchio non l'ho fatta io.
No.
E' il lavoro di qualcuno che mi conosce da tanto, tanto tempo.
Da quando ero uno scricciolo, o poco più.
Lei ha fatto una delle persone che amo di più al mondo.
E l'ha fatta così bene!
E' una persona speciale. 
Gentile.
E garbata.
Con un incredibile talento in cucina.
Ogni cosa tra le sue mani ritrova sapori dimenticati.
O ne inventa di completamente nuovi.
E diventa sublime.


A lei, che da quasi vent'anni confeziona queste meraviglie per me, e alla mia amica, che da sempre le dipinge con precisione certosina, va la mia buonanotte stasera.

Gelato al limone


Domenica ho raccolto dei limoni così belli, ma così belli che... solo a guardarli mi viene voglia di mangiarli.
No, le cose non stanno esattamente così.
Riproviamo.
Questi limoni sono così belli, ma così belli che solo a guardarli... mi viene voglia di farci un gelato.
Ecco, adesso sì che ci siamo!
Un gelato al limone.
Fresco, dissetante, sano.
Con un contenuto calorico dignitoso, e non spudorato come al solito.
E con un valore aggiunto non indifferente: si prepara in fretta e non ha bisogno di gelatiera.
Un gelato al limone.
È quello che ci vuole.


2 limoni non trattati
2 uova
280 g di zucchero
1/2 l latte intero fresco


Separare i tuorli dagli albumi. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la scorza grattugiata dei limoni e il loro succo filtrato, poi il latte. Montare gli albumi a neve lucida e unirli al composto. Mettere in freezer a freddare. Dopo un paio d'ore, quando il composto si è già raffreddato ma non è ancora completamente congelato, mescolarlo con i rebbi di una forchetta, per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio. Rimettere in freezer fino a congelamento.

lunedì 18 aprile 2011

Crostatine di confettura al farro

Certe volte mi capita così. 
Di fissarmi con qualcosa.
Con un ingrediente.
Di volerlo provare in più declinazioni, in più ricette.
A volte, poi, mi succede di portarmelo dietro per sempre.
Altre volte, invece, improvvisamente mi sembra di averlo svuotato di significato, di averne esaurito la poesia.
E allora penso che non doveva essere poi tanto speciale.
Che non doveva essere così importante.
E lo lascio per strada.
Come un amante che hai smesso di amare.

C'è stato il tempo della vaniglia, ma solo quella Bourbon, quello del tè matcha e del cardamomo, quello dello zenzero giamaicano e dell'anice stellato, il tempo dei pistacchi, quello del cioccolato Valrhona e della pasta di zucchero.

Questo è il tempo del farro, e delle farine integrali.

Tutto è cominciato con una buona intenzione: il farro fa bene, combatte i radicali liberi ed è un'ottima fonte di carboidrati a basso contenuto glicemico.
Poi però... ci ho preso gusto, e ho continuato.





Per la frolla:
300 g farina di farro
300 g farina 00
300 g burro
300 g zucchero
3 uova 
la scorza grattugiata di un limone


Per il ripieno:
confettura a piacere

Preparare la frolla, a mano o con la planetaria. Farla riposare in frigo per un paio d'ore, o in freezer per mezz'oretta. Stenderla all'altezza di tre o quattro mm e usarla per rivestire le teglie monoporzione. Farcire ogni crostatina con un cucchiaio abbondante di confettura e coprire intrecciando tra loro alcune strisce di pasta frolla. Ricordarsi di sorridere durante questa operazione: è fondamentale per la buona riuscita della ricetta! Infornare e 180° per un quarto d'ora o poco più. 

domenica 17 aprile 2011

Cinnamom rolls


Certi sapori restano nel cuore. 
Chissà perché. 
E poi passi la vita ad inseguirli. 
Cioè... non proprio tutta la vita. 
Però rimangono lì sopiti, e ogni tanto tornano alla mente.
Nei momenti più disparati.
Quando meno te lo aspetti. 
Come una promessa da mantenere.


Le mie madeleines di proustiana memoria sono i Cinnamom Rolls di Starbucks.
La prima volta che li ho mangiati è stato... e chi se lo ricorda più?
Ma ogni volta è come la prima.
Un amore che si rinnova.
Una promessa che si mantiene.
Una gioia semplice.
Ma allo stesso tempo... così infinitamente vera.


Questa ricetta mi è molto cara.
Nasce dalla ricerca di quel sapore lontano.
Da infiniti tentativi.
Finalmente è lei.
E' quella che cercavo.
E' quella che volevo.
E' perfetta.



Per l'impasto:
500 g farina forte 
7 g lievito disidratato o 20 g lievito di birra
60 g burro fuso e raffreddato 
250 g latte tiepido
50 g zucchero vanigliato 

oppure

50 g zucchero
1 bacca di vaniglia
1 uovo e mezzo appena sbattuto
1 pizzico di sale 


Per il ripieno:
110 g zucchero
2 cucchiaini cannella in polvere


Per la glassa:
zucchero a velo q.b.
succo di limone q.b.


Fondere il burro e farlo raffreddare. Sbattere leggermente l'uovo. Sciogliere il lievito in una piccola parte di latte tiepido. Mettere nell'impastatrice la farina setacciata, il sale, lo zucchero vanigliato (o lo zucchero e i semi di una bacca di vaniglia) e miscelare bene. Unire gli altri ingredienti e per ultimo il latte, poco alla volta (può darsi che la farina non lo "beva" tutto, oppure che ne voglia ancora). Impastare a lungo con la macchina (10-15 minuti circa), in modo da far sviluppare il glutine, poi finire a mano, mettere l'impasto in una ciotola, coprire con pellicola e fare riposare in un luogo tiepido per un paio d'ore, o finché non abbia raddoppiato il suo volume.




Trascorso questo tempo, prendere l'impasto e smontarlo leggermente con le mani. Con un matterello stenderlo in un quadrato di 1/2 cm di altezza, distribuirvi sopra la zucchero, avvolgere in un rotolo e tagliare delle fette dello spessore di un cm e mezzo circa. Porre le fette a lievitare in un luogo tiepido per un'oretta circa, poggiate su un foglio di carta da forno e ben distanziate tra loro.





Infornare a 180° per un quarto d'ora o fino a doratura.

martedì 12 aprile 2011

Pommes en croute

Sono una perfezionista. Una noiosa, noiosissima perfezionista.
Non mi piacciono le pieghe sulla tovaglia. Odio le molliche per terra. Le orecchie sui libri mi danno un fastidio quasi fisico.

Alla luce di questa perenne ricerca dell'ordine e della simmetria... i dolci dall'aspetto rustico non è che esattamente mi facciano impazzire.
E' così da sempre.
E funziona sempre.
Quasi sempre.

Perchè quando ho visto questa ricetta del Cavoletto, mi è subito venuta voglia di asimmetria. E di imperfezione. Almeno nell'aspetto esteriore. Perché il sapore invece... è tutta un'altra storia.

L'ho modificata un po' rispetto all'originale, solo un po', e l'ho ribattezzata in 


Per la frolla:
100 g farina di farro
100 g farina 00
100 g burro
100 g zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale

Per l'interno:
4 mele (io ho usato le Pink Lady, perché avevo quelle, ma nulla osta, contrariamente al solito, ad usare una qualità più succosa, anzi... più le mele sono succose e meglio è)
2 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai di succo di limone
1 grattugiata di scorza di limone
2 cucchaini di cannella in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia, di quello buono, altrimenti non vale

Preparare la frolla a mano o con l'impastatrice, e mettere una mezz'oretta in freezer o due ore in frigo, per farla riposare.
Tagliare le mele a cubetti regolari di un cm circa e metterle in una ciotola insieme al succo e la scorza grattugiata di limone, lo zucchero, l'estratto di vaniglia e la cannella in polvere. Coprire con pellicola e fare a riposare in frigo.
Trascorsa mezz'ora, versare i cubetti di mela in quattro cocottine imburrate e coprire con la pasta frolla stesa non troppo sottile. 
Infornare a 180° per 45 min circa.
Gustarle ancora calde, o tiepide.