venerdì 18 gennaio 2013

Ravioli friabili alla confettura di albicocche

Un tempo la chiamavano sindrome da foglio bianco.

Quando, presa la penna in mano, tutto quel vuoto candido e carico di attese mi provocava un morso allo stomaco e uno strano prurito alle mani.
La sensazione di dover fare qualcosa, e non sapere bene da dove cominciare.
Come se tutto, all'improvviso, dipendesse dalla sola capacità di tracciare segni di parole pulite, capaci di cantare senza musica.

Non c'erano contratti da onorare, né scadenze da rispettare, allora.
Non conoscevo l'ansia da prestazione.
E ignoravo l'infido timore di deludere chi amo davvero.

Eravamo soli anche allora, quasi vent'anni fa.
Un foglio niveo che oggi si è trasformato in un documento vuoto di Word, sul mio Mac bianco da passeggio.
E io ad osservarlo attonita, ma felice.

Un'inquietudine sottile e profonda, oggi come ieri.
Un anelito delicato e imperioso.
Un piacere fisico, vitale e perfetto.


Da una ricetta di Maurizio Santin
500 g farina
285 g burro morbido
140 g zucchero a velo
50 g farina di mandorle
2 uova
1/2 baccello di vaniglia
1/2 cucchiaino sale Maldon
confettura di albicocche 

Impastare le farine, il burro, lo zucchero a velo, la vaniglia, le uova e fare riposare la frolla in frigo per un giorno intero coperta da pellicola. 
Stendere l'impasto e coppare con un tagliapasta rotondo dentellato. Su metà dei biscotti  posizionare al centro un po' di marmellata, coprire con l'altra metà dei biscotti e sigillare bene i bordi. A scelta piegare in due i ravioli e formare una mezza luna. 
Spostare i ravioli su una leccarda rivestita di carta da forno e infornare a 170° fino a colorazione.

Mangiare con piacere.

2 commenti:

Araba Felice ha detto...

Ma il foglio di Word fa meno paura del foglio di carta, e non chiedermi perchè, non lo so.

So bene invece che questi li mangerei non con piacere, con piacerissimo :-)

valemaui ha detto...

Domani mi metto all'opera cara Alessandra!! Mi hai fatto venire voglia di frolla a mezzanotte!!