mercoledì 25 settembre 2013

Tricotti

Questi biscotti sono come me.
Lunghi lunghi, e secchi.
Senza pelle tra dentro e fuori.
Ricchi di spigoli, più che di curve.
Profumati, ma solo per chi ha un tempo pari a una vita, o poco più.

Abbiamo una consistenza complessa, che nasconderemmo volentieri.
Non facciamo troppo rumore.
Assorbiamo gli umori con una violenza fastidiosa.
Ci spezziamo, certo, ma non ci pieghiamo mai.



250 g farina
100 g lievito madre
40 g burro (ma la ricetta originale prevede strutto)
50 g zucchero
50 g acqua
1 pizzico di sale

Mescolare la farina con l'acqua, il sale e il burro, quindi unire il lievito madre e lo zucchero e impastare a lungo fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formare dei biscotti larghi un cm e lunghi circa otto, poggiarli su una leccarda coperta di carta da forno e farli riposare fino al raddoppiamento del volume. Infornarli a 240°C per dieci minuti, quindi spegnere e lasciare riposare. Infornare a 150°C per altri dieci minuti, quindi spegnere e fare riposare. Ripetere l'operazione l'ultima volta, infornando i biscotti a 150°C per dieci minuti, quindi spegnere e lasciare riposare. 

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